About this deal
Of de Kolibrie mij zou boeien was ook nog maar de vraag. Na het prachtige Kalme chaos (2006) was ik vastgelopen in XY (2010) en ook Zeldzame aarden uit 2015 (het vervolg op Kalme chaos) was me slecht bevallen.
All’inizio del capitolo Un filo, un Mago, tre crepe ho voluto rendere un omaggio a questa magistrale prosa poetica di Sergio Claudio Perroni intitolata Sapere la strada e contenuta nel libro Entro a volte nel tuo sonno del 2018 (La nave di Teseo): “Ti muovi nel buio e non ti trovi, cammini piano tra le pareti di casa ma ciò che ti aspettavi non lo tocchi, ciò che sfiori è inatteso, arriva troppo presto, troppo tardi, ha spigoli nuovi, profili inauditi, allora cerchi a tentoni l’interruttore più vicino, accendi un attimo la luce per orientarti, solo un attimo per non svegliarti del tutto, e quell’attimo ti basta per individuarti, per riconoscere il tragitto un istante prima che scompaia, per incidere nella tua mente la planimetria del buio, e riprendi ad avanzare con la certezza di ogni passo, di ogni gesto, tra forme di cui ti fidi, convinto di sapere la strada nell’invisibile, ma a farti andare avanti è solo il ricordo di quell’attimo, a guidarti è solo la memoria della luce.” Poiché come omaggio non era granché, ero giunto alla decisione di tagliarlo, ma il 25 maggio 2019, mentre ero ancora impegnato a scrivere questo romanzo, Perroni si è tolto la vita a Taormina, dove abitava. Siccome era un mio amico, ho deciso di rimettere il mio mediocre omaggio nel romanzo, giusto per avere l’occasione di scrivere queste righe di riconoscenza nei suoi confronti.” ascoltavano la struggente versione di Sacrifice cantata da Sinéad O’Connor – and it’s no sacrifice / just a simple word / it’s two hearts living / in two separate worlds –, nell’illusione, così sacrificandosi, di non far nulla di male, non tradire nessuno, non distruggere nulla.Om mijn eerdere leeservaring niet te bederven (Kalme chaos staat al jaren in mijn favoriete-boekenlijst) besloot ik het boek onafgemaakt in de hoek te leggen. I think this is a wonderful book. None has pleased me quite so much of late, nor filled me with more foreboding for the future. If you love nature even a little, you need a copy of this book on your shelf."—David Gascoigne, Travels with Birds
In una cronologia disordinata, scomposta, senza vincoli di montaggio, nei blocchi narrativi in terza persona, Veronesi salta anni e periodi interi mettendo in gioco tutte le emozioni che di getto arrivano e che sentono l’urgenza di farsi parola. Ti muovi nel buio e non ti trovi, cammini piano tra le pareti di casa ma ciò che ti aspettavi non lo tocchi, ciò che sfiori è inatteso, arriva troppo presto, troppo tardi, ha spigoli nuovi, profili inauditi, allora cerchi a tentoni l’interruttore più vicino, accendi un attimo la luce per orientarti, solo un attimo per non svegliarti del tutto, e quell’attimo ti basta per individuarti, per riconoscere il tragitto un istante prima che scompaia, per incidere nella tua mente la planimetria del buio, e riprendi ad avanzare con la certezza di ogni passo, di ogni gesto, tra forme di cui ti fidi, convinto di sapere la strada nell’invisibile, ma a farti andare avanti è solo il ricordo di quell’attimo, a guidarti è solo la memoria della luce.” - Sergio Claudio PerroniThe Hummingbird is a masterly novel, a brilliantly conceived mosaic of love and tragedy."—Ian McEwan